1.    Buon giorno Marco, per cominciare l’intervista: vorrei chiederle un sunto della sua esperienza da triathloneta in Italia, e più esattamente del suo percorso con la 707…

Nasco in primis come nuotatore, sostenendo un buon livello fino a 16 anni e vincendo diversi titoli regionali, fino alla partecipazione ai campionati italiani! Ma la monotonia del nuoto mi aveva stancato e fin da piccolo sono sempre andato in bici (mountain bike) e l’idea di correre non mi dispiaceva. Durante l’estate dei miei 16 anni decisi di fare un acquathlon e mi divertii tantissimo! Da allora solo triathlon! Mi alleno duramente perché amo essere competitivo al 100% in gara! I primi anni ho fatto poche gare, ma cercavo qualcosa di piu! Ho conosciuto il 707 con il suo fantastico presidente il suo body bellissimo e i suoi atleti tutti fortissimi! È stato amore a prima vista e sono passato nella loro formazione! Con 707 sono cresciuto moltissimo ho avuto l’opportunità di prendere parte alle gare piu importanti d’italia ottenendo grandissimi risultati per un ragazzo primo anno under 23! Durante la stagione corrente ho vinto 2 titoli italiani: il primo a luglio, a Iseo, dove mi sono aggiudicato il titolo di Campione Italiano S1 di Olimpico no draft, e il secondo a ottobre, insieme ai miei mitici compagni di squadra: Fabio Civera, Gabriele Salini, Lorenzo Sirigu e Davide Loi nella cronosquadre di Riccione! Inoltre ho conquistato un fantastico 5° posto all’Olimpico di Sirmione e tanti altri piazzamenti di rilievo!

  1. Che sviluppi avrà, ora la sua carriera: prosegue o si interrompe?

La mia carriera di triathleta devo farla parallelamente all’universita e a un po’ di lavoro. Attualmente mi trovo in Australia e ci rimmarrò fino all’inizio della stagione agonistica che sosterrò solo parzialmente. Ho già ripreso gli allenamenti e ho intenzione di fare ancora meglio l’anno prossimo: qui mi riesco ad allenare bene grazie al clima e alle ottime strutture! Io credo di poter fare bene e di avere qualche potenzialità soprattutto sulla distanza olimpica, per cui non ho intenzione di mollare gareggerò anche un po’ qui in Australia.

  1. Sul blog Resistex Performance si è parlato dei benefici che il filato in Bioceramic rechi ai surfisti australiani come rimedio al sole battente… Ne era a conoscenza?

Sisi ero al corrente del filato Resistex che compone parte dell’abbigliamento dei surfisti ma anche della comune gente australiana che si protegge dal forte sole australiano che, a differenza del sole italiano, ha raggi ultravioletti molto forti e che mettono a rischio cancro cutaneo la popolazione! Ma proteggendosi con le giuste creme e con le magliette in speciale filato Resistex si è al sicuro!

  1. Come ha vissuto le molteplici gare con indosso la divisa in Bioceramic? Che cosa ha provato?

Il fantastico body 707 in bioceramic mi ha regalato tante emozioni quest’anno, in tutte le mie gare. Una delle prime sensazioni appena lo si ha indosso è la sua leggerezza e come si adatta al corpo: sembra di essere nudi! Un altro pregio è che nella frazione nuotatoria non si inzuppa di acqua, in quanto è idrorepellente e appena fuori da essa, dopo pochi minuti, si asciuga velocissimamente!

 ladisa35.   Che cosa rappresenta, per un atleta, la Resistex e la filosofia di cui si fa portatrice?

Per un atleta Resistex è un punto di riferimento, per la massima qualità e la massima performance dei tessuti per abbigliamenti sportivi! Adoro la filosofia Resistex leggo spesso il suo blog e la seguo anche sul social network instagram: mi piacciono le foto che pubblica le cosiddette Monday motivation! Aiutano nei difficili momenti di pigrizia che possono affliggere un atleta! Inoltre Resistex nonostante la sua grandezza imprenditoriale è molto vicina ai singoli atleti e questo ci fa sentire importanti nel nostro piccolo!

  1. Ci racconti un episodio che porta con sé, nel proprio bagaglio, che ha segnato la sua carriera con la divisa Resistex…

Un episodio che ha caratterizzato la mia carriera con Resistex è sicuramente l’insieme dei successi e insuccessi vissuti durante la stagione! Il fatto di doversi rialzare e combattere quando le cose non vanno come dovrebbero, e il fatto di poter essere felice ma mai soddisfatto al 100% dei propri successi è fantastico: la voglia di migliorare ancora e di spingersi oltre il proprio limite è insaziabile!

  1. Il suo più grande traguardo mai raggiunto?

i miei piu grandi successi di quest’anno sono stati appunto i due titoli italiani: il primo come s1 al campionato italiano di olimpico no draft e il secondo alla cronosquadre con i miei mitici compagn. Questi due risultati mi hanno dato una gioia immensa!

  1. Un consiglio ai giovanissimi che vogliono iniziare con il triathlon, invece?

Un consiglio ai giovani che vogliono cominciare col triathlon è di non preoccuparsi del fatto che sia faticoso che possa essere costoso e tutte le dicerie! È vero, è impegnativo, devi sempre dare il 120% e quasi sempre tutti i risparmi finiscono in un nuovo paio di scarpe da bici o in un nuovo orologio da corsa… Ma le soddisfazioni e il divertimento che ti possono dare sono incolmabili! Quindi il mio consiglio è semplicemente: provatelo e decidete! Decidete se volete farlo in modo agonistico o se semplicemente come fitness giornaliero! È lo sport più bello del mondo e più completo di tutti. Si usano braccia, gambe, cuore, polmoni, cervello e… Astuzia… Tutto!