Una tragedia mondiale, che estende il suo epicentro giorno dopo giorno, ma che non toglie spazio alla speranza. Un esempio ne è la testimonianza dello scalatore alpinista Marco Zaffaroni, che si trovava coinvolto in una missione in Nepal, proprio nei giorni in cui il tremendo terremoto ha devastato il Paese.
“Siamo bloccati al Campo 1 senza più una tenda, ma ospiti delle spedizioni commerciali. Prossimamente vediamo il da farsi, vi preghiamo però di non contattarci perché la batteria del satellitare potrebbe essere di importanza vitale”. Un sospiro di sollievo anche per gli amici del triathlon, visto che lo sportivo italiano è un tesserato della Federazione Italiana del Triathlon e organizzatore di gare. Ed è stata proprio la stessa Fitri a dare news in merito alle condizioni dell’eroico scalatore, che aveva intrapreso la spedizione lo scorso 1 aprile con Roberto Boscato. La forza dello sport, che permette di resistere anche alle situazioni più drammatiche e la pervasività del web, che ha permesso a Zaffaroni di scrivere in prima persona sul suo blog una cronaca della sua avventura, sfortunatamente interrotta. L’obiettivo dell’atleta italiano era l’Everest e sicuramente continuerà ad esserlo. Ma non sarà un rientro in patria a mani vuote: infatti, prima di intraprendere la sfida con la vetta più alta del mondo, Zaffaroni ha portato a compimento la spedizione preparatoria sulle cime dell’Island Peak, con un’altezza di 6.189 metri. Il team di Resistex® si congratula per il risultato ottenuto e per il coraggio dimostrato che, in una sola parola, potremmo tradurre con… Performance: great performance!
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